Analisi Modelli
Possibile cambio circolatorio e clima più invernale
Svolta in vista, forse.
Correnti da nord potrebbero determinare un cambio circolatorio di più ampio respiro e con caretteristiche più invernali.
Un campo di alta pressione e temperature sopra la media persiste sull’Europa, raggiungendo il picco massimo sulle nostre regioni nei prossimi giorni. Le temperature saranno circa 7-8 °C più alte del normale, creando un clima insolitamente caldo per il periodo, come si può notare dalla Rete Limet Liguria.
Al momento, un nucleo freddo si è isolato in “cut-off” tra la penisola iberica e le regioni nord africane e sta gradualmente spostandosi verso sud. Questo movimento sta creando una lacuna barica tra il nord del Sahara e le regioni costiere africane del Mediterraneo. (Fig. 1)
Ad ovest di questa lacuna, l’anticiclone delle Azzorre sta mostrando segni di rinforzo grazie all’alimentazione del flusso subtropicale alla sua radice, generando una sorta di ibrido tra i due sistemi anticiclonici. Tale fenomeno meteorologico è certamente rilevante e influenzerà con molta probabilità le condizioni atmosferiche per i prossimi giorni.
Va tenuto presente che l’anticiclone delle Azzorre si distingue dal suo omologo subtropicale per le sue caratteristiche termiche più moderate. Mentre l’anticiclone subtropicale è noto per trasportare temperature estremamente elevate in tutte le stagioni, persino a quote elevate, quello delle Azzorre, trovandosi prevalentemente sull’oceano Atlantico, presenta una natura meno calda. Di conseguenza, le temperature associate all’anticiclone delle Azzorre sono più moderate e meno estreme rispetto al suo controparte subtropicale.
Verso metà settimana i modelli prevedono che l’anticiclone venga sopraffatto, in sede europea, dal getto polare in arrivo dal Canada, il che darà luogo all’arrivo di masse d’aria più fredde provenienti da nord (Fig. 2). Questo cambio nel flusso atmosferico causerà probabilmente una destabilizzazione delle condizioni meteorologiche, portando ad un graduale cambiamento circolatorio più consono al periodo.
Questo nuovo afflusso d’aria fredda rafforzerà ulteriormente la lacuna barica meridionale del Mediterraneo, spingendo l’anticiclone delle Azzorre verso ovest-nord-ovest in aperto oceano e aprendo definitivamente la porta Atlantica sul vecchio continente. Tale spostamento potrebbe avere importanti implicazioni sulle correnti atmosferiche e determinare un nuovo pattern meteorologico nei giorni a venire, ma occorre attendere e vedere se tutto si disporrà nel modo corretto.
Le correnti atlantiche saranno quindi costrette a scavalcare l’anticiclone verso nord per poi riscendere verso il Mediterraneo con un asse nord-ovest -> sud-est.
L’interazione tra l’aria fredda in arrivo e quella calda preesistente causerà instabilità atmosferica e un aumento delle precipitazioni, con possibilità di nevicate a quote più basse rispetto alla settimana precedente. (Fig. 3)
Le condizioni meteorologiche a lungo termine vedono quindi due figure bariche fondamentali: un forte anticiclone delle Azzorre spostato in Atlantico con geopotenziali fino a 600 dam e un vortice islandese che porterà condizioni più invernali sull’Europa. Questo scenario, sebbene soggetto a conferme nei prossimi giorni, sembra delineare un periodo invernale piuttosto che primaverile, contrariamente alle recenti condizioni.
Purtroppo i giorni passano e il sole è sempre più alto all’orrizzonte mentre le ore di luce aumentano esponenzialmente.
La primavera si avvicina e le speranze per un pò di freddo sono ormai ridotte al minumo.
Ai prossimi aggiornamenti.
Del 16-02-2024
autore: Luca Pittaluga
Fig 1
Fig. 2
Fig. 3 Quota Zero Termico
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