Cambio di circolazione e ritorno di condizioni perturbate

L’inverno si veste da Autunno

L’inverno sembra davvero cambiare registro ancora alta pressione fino a martedi e poi si apre la porta atlantica.

Secondo le ultime previsioni, sia il modello americano GFS che l’europeo ECMWF indicano la persistenza dell’alta pressione fino a metà della prossima settimana. Ciò significa che continueremo ad avere temperature elevate in quota, freddo nella pianura padana, abbondante nebbia e principalmente un clima relativamente secco.

Tuttavia, a partire dalla metà della settimana prossima, soprattutto da mercoledì 7 Febbraio, assisteremo all’avanzare di una primissima perturbazione, correlata al getto polare, che avrà il compito di indebolire l’alta pressione. Grazie alla spinta del getto polare, l’anticiclone subtropicale si ritirerà dalle sue posizioni abituali, consentendo al Mediterraneo e all’Europa di riappropriarsi del loro normale regime atmosferico.

Ma questo cambiamento avverrà in tre fasi distinte, vediamole.

Nella prima fase, fino al 6 febbraio, l’anticiclone manterrà la sua struttura solida sul continente europeo e sul bacino del Mediterraneo. Le temperature torneranno ad essere elevate in quota, raggiungendo persino i 13/14°C a circa 1500 metri di altitudine (850hPa) (picco il 04 febbraio). Questo porterà le Alpi a vivere giornate con temperature superiori alla media stagionale, quasi primaverili, con la conseguente riduzione della neve soprattutto nel versante occidentale.

Nella seconda fase, l’alta pressione sarà gradualmente sopraffatta da una perturbazione iniziale, che inizierà a spostare l’anticiclone subtropicale lungo i meridiani, portando con sé i primi rovesci sul nostro paese (7 febbraio). Questa perturbazione, sebbene modesta, sarà significativa nel promuovere il cambio di regime atmosferico. (vedi fig 1)

Infine, nella terza fase, la porta atlantica si aprirà completamente, e dal venerdì 9 fino alla domenica 11 Febbraio, (questa è una tendenza tutta da verificare) il Mediterraneo e il nostro paese saranno influenzati da correnti sud-occidentali (LIBECCIO)che porteranno ad un aumento delle temperature, dell’umidità e soprattutto delle precipitazioni. È importante notare il potenziale sviluppo di stau lungo l’intera dorsale appenninica, con la possibilità di abbondanti piogge lungo il versante tirrenico italiano e mareggiate locali. (vedi fig.2 e fig 3).

Questo cambio circolatorio è il risultato dell’avvicinamento del getto polare al Mediterraneo, che finalmente innesterà correnti occidentali capaci di contrastare l’alta pressione dominante.

Tale cambiamento è stato agevolato anche da uno scompiglio nel vortice polare stratosferico, caratterizzato da un forte riscaldamento ad altissima quota che, in passato, ha portato a eventi significativi in Italia, come la nevicata del ’85. Tuttavia, gli effetti di tali riscaldamenti stratosferici possono variare e dipendono dalle reazioni della troposfera.

In conclusione, l’apertura della porta atlantica è un segnale positivo che favorirà precipitazioni e un miglioramento della qualità dell’aria, soprattutto nella pianura padana. Nonostante il contesto generale sembri più autunnale che invernale, considerando la situazione attuale, ma è cambiamento e un segnale di speranza per una ripresa tardiva dell’inverno, anche se travestito di autunno durante il periodo del carnevale.

Luca Pittaluga

Del 02-02-2024
autore: Luca Pittaluga
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