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del 16-01-2025
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Buonasera, le prospettive meteorologiche per il prossimo futuro mostrano vari scenari.
I modelli globali evidenziano nel medio e lungo periodo situazioni meteorologiche molto differenti tra loro; รจ possibile prevedere con una buona precisione le condizioni meteorologiche fino al 20 gennaio, ma oltre tale data risulta complesso stilare una tendenza verosimile.
Procediamo dunque a descrivere quello che รจ previsto nei prossimi 4-5 giorni con una buona probabilitร di successo, e successivamente analizzeremo le differenze tra i modelli globali.
La goccia fredda ancora in azione in queste ore, non trova sbocco nell’Atlantico e rimane quindi in qualche modo bloccata nel bacino del Mediterraneo, andando a influenzare le condizioni meteorologiche sul nostro paese fino al 19-20 gennaio, quando poi si dissiperร completemente.
Al contempo, un campo di alta pressione attraverserร l’Europa settentrionale, da sudovest verso nordest, per poi spostarsi verso sudest e coinvolgendo i Balcani, il Mar Nero e la Turchia, fino aย collegarsi alla fascia subtropicale. (fig. 1 e 2)
In Italia le temperature fino ad allora rimarranno nella media stagionale con variazioni abbastanza contenute, mentre nel centro-est Europa, invece, aumenteranno sensibilmente.
Lo scenario previsto nel mio ultimo editoriale รจ stato parzialmente modificato: l’asse dell’alta pressione, seppur presente nel suo complesso, si sposterร piรน verso est, lasciando quindi scoperta l’Europa centro-occidentale e, anche grazie alla goccia fredda, le temperature in Italia non saliranno piรน di tanto come inizialmente si era paventato.
Dopo questa fase instabile dovuta proprio alla presenza della goccia fredda e che colpirร soprattutto il centro-sud Italia, i modelli globali mostrano scenari divergenti dopo il 20/21 Gennaio.
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) prevede in primo momento una nuova risalita dellโalta pressione subtropicale con valori pressori perรฒ tutto sommato abbastanza contenuti. Tuttavia, un getto basso andrebbe successivamente a schiacciare lungo i paralleli il promontorio, determinando poi lo spostamento della bassa pressione semi stazionaria islandese verso sud est, ossia verso lโIrlanda e Atlantico orientale. Tale configurazione invierebbe correnti occidentali molto tese su gran parte dell’Europa, inclusa l’Italia.
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๐) indica invece una forte risalita dell’anticiclone subtropicale, estendendosi su tutto il Mediterraneo e l’Europa, traslando le perturbazioni atlantiche a latitudini settentrionali.
Per comprendere quale tendenza fra le due si possa realizzare sarร necessario attendere ancora tre o quattro giorni almeno, sperando che i modelli trovino la rotta giusta.
Se dovesse prevalere lo scenario del modello europeo, si avrebbe un contesto meteorologico umido, non particolarmente freddo e piovoso, con la neve che probabilmente sarร visibile solo a quote molto elevate.
Invece, se dovesse prevalere la linea del modello americano, si entrerebbe in un contesto stabile, con scarse o totale assenza di precipitazioni, valori termici in quota particolarmente elevati e una maggiore propensione all’inversione termica.
Personalmente propenderei piรน per la visione europea (ECMWF) in quanto il distaccamento di una lobo del Vortice Polare negli Stati Uniti e nel Canada -previsto nei prossimi giorni- potrebbe determinare un aumento delle correnti zonali nell’Atlantico e quindi si rafforzerebbe l’ipotesi di un getto polare piuttosto basso verso il vecchio continente.
Come avete potuto leggere quindi gli scenari sono praticamente opposti l’uno all’altro e affermare oggi un’ipotesi piuttosto che un’altra diventa un esercizio davvero irresponsabile.
Per cui ci dovremmo aggiornare nei prossimi giorni buona serata