𝐆𝐑𝐀𝐍𝐃𝐈 𝐌𝐀𝐍𝐎𝐕𝐑𝐄….
𝑑𝑒𝑙 09-02-2025

Seguitemi che cerco di spigarvela più facilmente possibile e aprite le immagini cosi è tutto più chiaro

𝑪𝒂𝒎𝒃𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒐𝒓𝒊𝒛𝒛𝒐𝒏𝒕𝒆 visivo per un attimo lasciandoci l aneve alle spalle e proviamo ad osservare il polo nord dall’alto.

Il Vortice Polare Troposferico (VPT) è arrivato ad un momento 𝑪𝑹𝑼𝑪𝑰𝑨𝑳𝑬 della sua vita stagionale.

Dopo aver accelerato la sua rotazione nel medio periodo, determinando tempo particolarmente zonale sul nostro continente fra novembre, dicembre e parte di gennaio, si trova ora di fronte ad una brutta gatta da pelare.

La sua sorte elaborata dagli algoritmi dei principali calcolatori del pianeta (Global Model o GM o più in generale modelli) concordano all’unisono a disegnare questo scenario emisfero che, per tale ragione possiamo ormai darlo per certo.

Lo scenario è quello di dover subire un doppio attacco meridiano che lo farà rallentare e, come una trottola quando perde troppa velocità, cadrà perdendo l’equilibrio necessario.

I due lobi nascituri dopo questa cosiddetta “mossa a tenaglia”, andranno a traslare di latitudine, allontanandosi dal polo nord, e assumeranno una doppia circolazione antioraria a forma ellissoidale e piuttosto allungata.

Al suo posto, sulla testa del polo nord, dovrebbe instaurarsi un anomalo campo di alta pressione che formerà assieme ai due lobi una figura a forma di ciambella.
L’attacco sarà scagliato da due figure alto pressorie in seno a due corrispondenti onde planetarie, che si ergeranno contemporaneamente entrambi verso il polo nord: uno è l’anticiclone sul pacifico e uno quello Atlantico/europeo.
Saranno due freni barici che intruderanno il VPT fino a tagliarlo appunto in due lobi. Insomma, non proprio un giochetto da ragazzi, ma una grande manovra emisferica troposferica di rilievo.

𝐔𝐧 𝐥𝐨𝐛𝐨 si strutturerà sull’America del nord e Groenlandia aumentando il gradiente barico (differenza di pressione) a contatto con il temperato Atlantico, andando così a generare una profonda ciclogenesi in sede groenlandese e conseguente rinforzo getto in sede oceanica.

𝐈𝐥 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐨𝐛𝐨 si strutturerà in maniera opposta, simmetricamente al primo, e andrà ad interessare anche il continente russo/siberiano.
Entrambi i lobi portano con sé aria questa volta che non sarà solo fredda, ma gelida, soprattutto il secondo dei due.

Scendendo un filo nel dettaglio, 𝒆 𝒒𝒖𝒊 𝒄𝒊 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒈𝒊𝒂̀ 𝒖𝒏𝒂 𝒎𝒐𝒏𝒕𝒂𝒈𝒏𝒂 𝒅𝒊 𝒔𝒆 𝒆 𝒎𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒅𝒐𝒗𝒓𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒆𝒍𝒂𝒃𝒐𝒓𝒂𝒕𝒊 𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒇𝒆𝒓𝒎𝒂𝒕𝒊 𝒊 𝒑𝒓𝒐𝒔𝒔𝒊𝒎𝒊 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒊, l’Europa centrale e il Bacino del Mediterraneo sono esattamente nel mezzo della risalita alto pressoria, come già avevo paventato qualche giorno fa se vi ricordate.

Anticiclone potrebbe sganciarsi dalla fascia subtropicale, dando il via ad una possibile interazione fra il flusso zonale Atlantico (da ovest verso est) e quello anti-zonale gelido (da est verso ovest) proveniente dalla discesa del lobo polare in sede russa e agganciato alla circolazione oraria dell’anticiclone intrusivo.

L’ossatura della dinamica è questa.

Sono già ora evidenti i tentativi dei modelli di calcolare anche per la sede Europea i vari scenari.
Tuttavia, più ci si allontana in termini spaziali dalla zona di inizio della colata gelida polare, prevista iniziare da mercoledì, e più diventa difficile decifrare gli scenari al suolo sul nostro paese che disterebbe migliaia di chilometri.

Nel campo delle possibili ipotesi

𝐒𝐜𝐞𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐮𝐧𝐨: la colata fredda supera la catena Balcanica e ci prende in pieno noi e l’Europa centrale portando un importante evento gelido in queste zone.

𝐒𝐜𝐞𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐮𝐞: rimaniamo al limite della colata gelida confinata sull’Ucraina Polonia, Romania (poveri soldati e civili in guerra, lì la cosa si farebbe pensante) e rimarremmo in un contesto relativamente più mite e magari con ingerenze atlantiche.

Da oggi inizieranno ad uscire fior fior di articoli apocalittici sul web e social dove faranno a gara a chi la sparerà più grossa.

Ma tutti voi che mi seguite, avete penso compreso che alcuni dei risvolti dinamici sono da dar per certi, ma avete altrettanto compreso bene che le conseguenze di queste manovre emisferiche sul nostro paese sono tutt’altro che definite.

𝐔𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐞̀ 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐚: chi dava febbraio già per spacciato dal punto di vista invernale o si immaginava il solo anticipo di primavera, rischia di prendere una facciata.

I tasselli da mettere in riga sono tanti, siamo sono al disegno preliminare, vi dirò i prossimi giorni dove il meteo sta andando.

Nelle immagini vedete tutto quello che ho descritto

Buona domenica.