𝐒𝐈 𝐑𝐈𝐏𝐀𝐑𝐓𝐄 𝐂𝐎𝐍 𝐈𝐋 𝐌𝐄𝐓𝐄𝐎
𝒕𝒆𝒏𝒅𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒂 𝒎𝒆𝒕𝒕𝒂̀ 𝒅𝒊 𝑮𝒆𝒏𝒏𝒂𝒊𝒐 2025
𝑑𝑒𝑙 01-01-2025
Buon anno a tutti, spero che i festeggiamenti siano passati in allegria e in serenità.
𝑺𝑰𝑻𝑼𝑨𝒁𝑰𝑶𝑵𝑬
Sull’Europa centro meridionale e sulla Penisola Iberica è presente una zona di alta pressione che ci sta tenendo compagnia ormai da diversi giorni e, come previsto, si sta lentamente ritirando a latitudini sub tropicali lasciando così spazio all’ingresso di nuove perturbazioni nordatlantiche. (𝐅𝐈𝐆.𝟏)
𝑬𝑽𝑶𝑳𝑼𝒁𝑰𝑶𝑵𝑬 𝑺𝑼 𝑳𝑨𝑹𝑮𝑨 𝑺𝑪𝑨𝑳𝑨 (un pò tecnico ma utile).
Parliamo, solo brevemente, del Vortice Polare stratosferico; cioè di quella porzione dell’atmosfera terrestre situata sopra al polo nord -alla quota tra i 10 e i 50hPa- che può determinare i movimenti del “fratellino minore” nella fascia troposferica (500hPa), che è quella che poi ci interessa direttamente.
In realtà il Vortice Polare (VP) è uno unico, ma essendo che l’atmosfera è particolarmente spessa (100Km nella sua complessità) questo si comporta in maniera diversa in base all’altezza in cui si va ad analizzare.
Dovete quindi pensare il VP come se fosse un bastone verticale lungo il quale vengono fatti girare tanti dischi, e ogni disco rappresenta una specifica quota dell’atmosfera con una sua velocità di rotazione. La rotazione dei dischi superiori può però influenzare la velocità dei dischi inferiori.
Questa premessa l’ho fatta perché il VP stratosferico da diversi giorni ha aumentato la propria velocità di rotazione compattando a sé tutto il freddo (ESE COLD) e, come una trottola, più gira veloce e più mantiene il proprio equilibrio sul proprio asse risultando maggiormente indifferente ad eventuali spinte laterali.
Quando il VP stratosferico, quindi, assume una maggior velocità tende ad accelerare anche gli strati più bassi dell’atmosfera e quindi il VP troposferico.
Una maggiore velocità del VP implica che il freddo rimanga concentrato a latitudini molto settentrionali mentre la fascia tropicale tende ad alzarsi ed espandersi delle medie latitudini -la nostra- (vedi articolo del 29 novembre 2024).
Tutto questo preambolo è per sottolineare il fatto che a seguito di questa maggiore velocità di rotazione del VP stratosferico, non sembra poter aumentare la velocità di quello troposferico.
Ed è questo uno dei principali motivi che determinano un’estrema incertezza da parte dei modelli globali (GM) ad individuare una possibile evoluzione del tempo a livello continentale europeo ed emisferico, tale da poter definire una linea di tendenza dopo il 7/8 gennaio.
Cioè gli scenari proposti dai vari centri di calcolo mondiali (GM) risentono di una quantità di possibili variazioni nel quale si fatica o addirittura risulta pressoché impossibile poter determinare una linea di tendenza nel lungo periodo che rimanga in un range di errore accettabile.
Possiamo solo annotare che il modello europeo ECMWF-AIFS è quello più propenso, dopo questa prima frase medio perturbata che siamo in procinto di vivere, per la possibilità di un blocco Atlantico alto pressorio in contrapposizione ad una profonda anomalia negativa in uscita dal continente Canadese e nell’Atlantico Nord Occidentale. (𝑭𝑰𝑮. 2 𝒆𝒎𝒊𝒔𝒇𝒆𝒓𝒐 𝒏𝒐𝒓𝒅).
Ma anche gli altri modelli -ECMW std e GFS- sembrano sostenere questa ipotesi seppur con disposizioni diverse; GFS forse quello più possibilista ad una generale instabilità e a ingerenze più fredde (𝐅𝐈𝐆.𝟑, 𝟒 𝐞 𝟓)
Situazione che andrebbe a rompere i flussi zonali (ovest->est) destabilizzando parte del VP troposferico in sede europea.
𝑺𝑪𝑬𝑵𝑨𝑹𝑰
Se tale ipotesi dovesse essere confermata nei prossimi giorni, il dato essenziale che se ne potrebbe derivare è la quasi certezza che il VPS non andrebbe a influenzare quello VPT, soggetto invece ad una minor velocità è più incline ad assorbire flussi meridiani.
Un’ulteriore conseguenza che potrebbe accadere da questo ipotetico blocco Atlantico è una discesa del getto polare verso l’Europa centrale orientale che i modelli stimano con i dovuti distinguo.
Uno scenario derivante, con la giusta sinottica, ad esempio, potrebbe essere quello di dirigere aria fredda continentale su sull’Europa centrale, sulla Penisola Balcanica e, perché no, magari anche sulla nostra Italia.
Ma questa è solo una delle tantissime ipotesi, inutile andare oltre a descrivere proprio perché, come abbiamo detto poc’anzi, i modelli non sono per nulla concordi sulle varie evoluzioni, al momento molto diversificate tra loro senza permettere di dedurre una linea di tendenza verosimile.
𝑷𝑹𝑬𝑽𝑰𝑺𝑰𝑶𝑵𝑬
Rimanendo quindi sugli aspetti più concreti della situazione andiamo a vedere il tempo per i prossimi giorni.
𝐒𝐭𝐞𝐩 𝟏 (𝟐-𝟑 𝐠𝐞𝐧𝐧𝐚𝐢𝐨)
Domani nuvolosità in aumento che porterà delle precipitazioni di debole intensità che insisteranno sul centro levante con maggiore esposizione dei rilievi interni e quelli di confine tra Liguria ed Emilia.
Precipitazioni che continueranno nella notte fra giovedì e venerdì per poi diminuire e fermarsi completamente nel corso della mattinata di venerdì 3 gennaio.
Il tutto dovuto da un flusso umido da sud/ovest indice che l’alta pressione che ci ha fatto compagnia si sta smontando aprendo la porta atlantica.
Temperature ancora sopra le medie anche se nel complesso si va verso ad una diminuzione che sarà più consistente in quota. Lo zero termico da 2500/3000 metri ai 800/1000 metri.
𝐒𝐭𝐞𝐩 𝟐 (𝟒-𝟕 𝐆𝐞𝐧𝐧𝐚𝐢𝐨)
Correnti nordoccidentali Atlantiche continueranno a lambire il nostro paese portando ad una parziale e momentaneo contenimento dei valori termici costretti poi a risalire (zero termico dai 1000 metri si porterà a circa 3500/4000 metri tra il 5 e il 6 gennaio) per l’arrivo di un cavo d’onda Atlantico che porterà ad un richiamo di correnti più temperate e umide dai quadranti meridionali portando ad un nuovo peggioramento del tempo con nuove precipitazioni.
Nevose saranno solo ad appannaggio della Alpi, più alte, se nel frattempo non cambia qualcosa.
𝐒𝐭𝐞𝐩 𝟑 (𝐝𝐚𝐥 𝟖 𝐠𝐞𝐧𝐧𝐚𝐢𝐨)
Incertezza ampia per la tendenza che al momento potrebbe trasformarsi come una possibile recrudescenza alto pressoria subtropicale che non solo non è detto che avvenga (io però ci giocherei un1€ visto l’andazzo dei GM), ma che in funzione di dove si posizionerà il suo asse potrebbe portare correnti fredde sul suo bordo orientale, oppure correnti molto temperate. Come sempre saremmo al confine fra i due scenari che potrebbe variare per una manciata di chilometri.
Buon inizio anno!
Il Pitta