𝐑𝐎𝐌𝐀𝐍𝐙𝐈𝐍𝐀 𝐃𝐈 𝐅𝐈𝐍𝐄 𝐀𝐍𝐍𝐎 🤣
del 30-12-2024
Fra un botto di fuochi d’artificio, un tappo di spumante che vola e una fetta di panettone a chiudere una cena a base di cotechino e lenticchie, si chiude anche il 2024. Un anno caldo, troppo caldo dalle conseguenze dirette sui nostri territori e attività.
Alluvioni, piogge anomale, grandinate, tornado e soprattutto un caldo infernale che non ci molla mai, nemmeno in inverno. Ci stiamo assuefacendo alle Turbo Estati e a inverni inesistenti.
E non solo: non ci fa quasi più effetto vedere le Alpi sempre più brulle, o il nostro appennino che, se vede una spolverata di neve, questa viene rapidamente disintegrata dopo qualche giorno.
Quando vedo le piste da sci bianche artificilamente e il contorno marrone delle montagne mi fa sempre un certo effetto: emerge da un lato la caparbietà dell’uomo di adattarsi a tutte le situazioni e il tentativo estremo di non mollare mai, che da un lato è ammirevole, ma dall’altro canto mi fa solo una gran pena.
E tutto va così rapidamente che ci basta osservare i primi anni 2000 (in cui eravamo già immersi nella poltiglia subtropicale si aben chiaro) – e non 40 anni fa-, per osservare delle differenze termiche enormi e con le precipitazioni nevose ormai inesistenti o visibili a quote iperspaziali.
E’ un “tumore” che mangia ogni anno decine di chilometri dell’Europa, partendo da ovest in direzione est, e noi siamo ormai divenuti terra di conquista già da qualche anno.
A questi inverni inesistenti resistono sì e no le cime più alte e le Alpi Centro orientali, mentre l’inversione termica ci droga facendo piombare in inverni fantoccio in pianura Padana ammazzandoci di inquinanti nei bassi strati.
E mentre ci inondiamo di bollicine del nuovo anno che verrà, cercando di affossare per qualche ora le nostre preoccupazioni quotidiane, va in scena l’ennesima sconfitta meteorologica.
La parvenza di un po’ di freddo di qualche giorno fa, badate bene non il gelo ma un normalissimo freddo, ora dopo ora sembra svanire lasciando il mediterraneo e mezza Europa nel limbo del nulla cosmico meteorologico.
Si, forse in arrivo qualche merdina di precipitazione verso il 2/3 Gennaio 2025 che manco i pluviometri si degneranno di basculare, il solito grigiore inutile, mentre il freddo -quello normale, per inteso non quello dell ’85- è relegato chissà dove nelle steppe russe o sopra il 65°N.
Da domani le temperature in quota inizieranno a diminuire, al passo della lumaca naturalmente, e verso il 2 gennaio si riporteranno ATTENZIONE -che non vorrei che poi vi spaventiate- per un giorno solo in media!
Un evento!
E poi si rialzeranno nuovamente, per andare non si sà dove visto la confusione totale dei modelli.
E mentre i meteoman dei siti acchiappa like, o di chi vuole sfoggiare la sfera di cristallo più grossa -per non essere volgari-, o i meteorologi di professione che faticano ad accettare il fatto che, se sui social ci sono oggi più”voci del coro”, significa che nel passato chi doveva divulgare non lo ha fatto o la ha fatto in maniera troppo distante dalla vite delle persone, in rete va in onda il “tutti contro tutti” facendo a gara a chi la spara più grossa trasformando la meteorologia nel più grande casino legalizzato di tutti i tempi.
E fra un APP meteo del sole-nuvola-pioggia e temporale, giusto per stare tranquilli, e un “freddo glaciale” in arrivo dei siti meteo punto qualcosa, che manco su Plutone c’è, eccoci che iniziamo il nuovo anno 2025 nella solita maniera degli ultimi 10/15 anni, con temperature sopra media, lo zero termico piantato oltre 2500metri quasi costantemente.
Un ringraziamento però ve lo voglio fare: perché se siete ancora qui a seguirmi dopo un anno significa che non solo mi sopportate, e solo per questo meritereste un premio, ma forse qualcosa vi ho trasmesso in questo mio primo anno assiduo sui social.
Ogni tanto Facebook mi ricorda i miei post degli anni precedenti, magari fatti nel lontano 2015 quando sui social non c’erano ancora i meteorologi professionisti o quelli che si definiscono diversamente colti.
Un grazie grande cosi a tutti voi e spero davvero che il 2025 possa essere meno difficile, anche se la realtà fa sempre quel che vuole, e noi fatichiamo un mondo a starci davanti perché quasi mai rispecchia i nostri piani.
Un abbraccio dal PITTA alias Meteochivari.com