Analisi Modelli -
Analisi generale della circolazione di fine primavera
SCAMBI MERIDIANI e le stagioni di MEZZO
Uno sguardo veloce a cosa sta accadendo nell’emisfero nord e quella “primavera di una volta” che non ci veste mai come vorremmo.
Premessa – Articolo scritto anche per Limet
Cari amici, cerchiamo di fare il punto sulla situazione generale della circolazione nel comparto europeo per cercare di comprendere come potrà evolvere la tendenza meteo nel prossimo periodo.
Da più articoli penso sia abbastanza chiaro come la situazione attuale di forte instabilità sia dettata principalmente da due protagonisti: dalla bassa pressione semi stazionaria sull’Europa occidentale incentrata tra Regno Unito, Francia e Golfo di Biscaglia e dalla figura anticiclonica che ha preso possesso dell’Europa orientale e settentrionale.
Tale situazione di blocco ha determinato un periodo meteorologico particolarmente instabile sulle nostre regioni settentrionali e nel comparto europeo; dopo alcuni anni, abbiamo anche registrato temperature alla quota degli 850 hPa, in media con il periodo di maggio.
Il contesto sopra descritto ha anche generato, e genera, un senso di stanchezza in molte persone (ed è comprensibile), le quali possono essere propense a pensare che questa primavera sia piuttosto camuffata da inverno.
Sensazione che in parte può essere determinata dal fatto che negli ultimi anni, nel comparto europeo centro-occidentale, si è assistito a temperature molto elevate già a partire dalla metà di aprile come se fossimo in una sorta di pre-stagione estiva visto le alte temperature.
Dettaglio
Dal punto di vista meramente meteorologico possiamo affermare che la primavera, ma anche l’autunno con le opportune modifiche, ha nel suo DNA la dinamicità.
Perché sono queste le stagioni in cui l’atmosfera si “rimescola” passando da una stagione fredda ad una calda e viceversa
Questo rimescolamento nella stagione primaverile, l’atmosfera cerca di compierlo equilibrando i vari gradienti termici, attraverso degli scambi meridiani agevolati ad un normale ridimensionamento del Vortice Polare, più propenso a subire impulsi di aria più calda proveniente dai tropici.
Le interazioni nord-sud determinano quindi uno scombussolamento atmosferico che comporta una spiccata dinamicità del meteo.
A differenza delle passate stagioni l’Europa centro-occidentale si trova questa volta nella parte meridiana in cui affluiscono correnti più fredde e instabili. Basterebbe andare nell’Europa dell’est o nella Russia occidentale per scoprire che il meteo che stanno vivendo in queste settimane è molto simile a quello che noi abbiamo sperimentato nei recenti anni passati, nei medesimi periodi.
Di fatto si può sintetizzare che la dinamica è sempre la stessa, ma per una volta l’Europa si trova nella parte più instabile di questi scambi meridiani con le debite conseguenze.
Poi c’è lo studio del clima, non la meteorologia, che cerca di individuare le cause degli eccessi, quelli sì, che lo caratterizzano.
Eccessi, come ad esempio, abbiamo assistito negli ultimi due anni, in cui molte zone dell’Italia hanno subito una forte siccità. Eccessi degli inverni inesistenti o estati con temperature record. Il tutto condito con una velocità di cambiamento del clima mai osservata prima.
Analisi Meteo tendenza
Andando un po’ più nello specifico vediamo come i modelli (quella in allegato e la tendenza prevista peri l 28 Maggio ECMWF alla quota dei 500hPa) proseguono nell’elaborare mappe dalle quali si evince che la struttura generale che ci ha tenuto compagnia fino ad oggi rimarrà pressoché invariata anche nel prossimo periodo
L’anticiclone europeo manterrà di fatto la medesima posizione mentre sul suo fianco orientale e occidentale verrà schiacciato da correnti fredde discendenti da nord.
Ad occidente del promontorio sembra ripresentarsi quindi la lacuna barica che potrebbe condizionare il meteo sull’Europa occidentale e bacino del Mediterraneo.
Il motivo di questa elevazione del promontorio si può ricercare, a livello troposferico, alla discesa verso sud di una zona di bassa pressione posta nell’Europa asiatica.
Un vero e proprio pezzo del Vortice Polare è di fatto dislocato sull’Asia centrale costringendo richiami verso nord di correnti più stabili e temperate risalenti dai tropici.
Per concludere, nel comparto Mediterraneo ed europeo la tendenza fino alla prima decade di giugno sembra confermare l’impianto sinottico generale, senza che si notino risalite dell’anticiclone subtropicale, che invece sembra essere piuttosto pimpante in ambito europeo orientale e settentrionale lasciando “libera” o parzialmente libera la porta atlantica.
Del 24-05-2024
autore: Luca Pittaluga
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